L’Angelus di Papa Francesco di domenica 12 luglio 2020: “Addolorato per Santa Sofia”.
CITTA’ DEL VATICANO – L’Angelus di Papa Francesco di domenica 12 luglio. In apertura il Pontefice si è soffermato sul Vangelo precisando che “ci sono diversi modi per ricevere la Parola di Dio“.
“La lettura di questa domenica – ha sottolineato Bergoglio nel suo discorso – Gesù racconta a una grande folla la parabola, che tutti conosciamo bene, del seminatore, che getta la semente su quattro tipi diversi di terreno. La Parola di Dio, simboleggiata dai semi, non è una Parola esatta, ma è Cristo stesso, il Verbo del Padre che si è incarnato nel grembo di Maria. Pertanto, accogliere la Parola di Dio vuol dire accogliere la persona di Cristo, lo stesso Cristo“.
Papa Francesco all’Angelus: “Addolorato per Santa Sofia”
Il Pontefice al termine dell’Angelus ha ricordato che “in questa seconda domenica di luglio ricorre la Giornata Internazionale del Mare. Rivolgo un affettuoso saluto a tutti coloro che lavorano sul mare, specialmente quelli che sono lontani dai loro cari e dal loro Paese. Saluto quanti sono convenuti stamattina nel porto di Civitavecchia-Tarquinia per la celebrazione eucaristica. E il mare mi porta un po’ col pensiero: a Istanbul. Penso a Santa Sofia, e sono molto addolorato“.
Papa Francesco ai sacerdoti: “Grazie di quello che avete fatto e state facendo”
In conclusione il Pontefice ha salutato i pellegrini presenti “in particolare le famiglie del Movimento dei Focolari. Saluto con gratitudine i rappresentati della Pastorale della Salute della Diocesi di Roma, pensando a tanti sacerdoti, religiose, religiosi e laici che sono stati accanto e stanno accanto ai malati in questo periodo di pandemia. Grazie! Grazie di quello che avete fatto e state facendo. Grazie! E auguro a tutti una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi per pregare per me. Buon pranzo e arrivederci“.